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Unexplored Realms / 22 marzo - 30 aprile 2025

10 & zero uno di Venezia è lieta di annunciare la mostra bipersonale Unexplored Realms con opere di Anna Bochkova e Andrea Luzi, accompagnata da un testo critico di Domenico de Chirico.


La mostra apre al pubblico il 21 marzo, dalle 17, in occasione del Venice Gallery Weeekend promosso dall’associazione Venice Galleries View di cui 10 & zero uno fa parte. Unexplored Realms invita lo spettatore a intraprendere un viaggio multisensoriale attraverso territori sconosciuti, dove il tempo degli eventi è diverso dal nostro, come osservava Eugenio Montale, in uno stato liminale in cui la realtà si fonde euritmicamente con l’immaginazione, e l’ignoto si svela gradualmente sotto forme inaspettate. Ogni opera in mostra esplora dimensioni incontaminate, stimolando la curiosità e il desiderio di scoprire nuovi punti di riferimento. In un dialogo continuo tra il visibile e l’invisibile, l’empirico e l’oblioso, la lontananza e la prossimità, tra gesti talvolta riservati e talaltra disinvolti, e tra l’alternanza di colori pastello e tonalità aurorali, i due artisti ci conducono oltre i confini della nostra percezione, invitandoci a riflettere su ciò che resta sotterraneo, ma non per questo meno importante e, al contempo, altrettanto autentico.


Unexplored Realms ci spinge a riconsiderare, dalle radici, la nostra comprensione del mondo, proponendo una visione che va oltre le tacite e accidiose convenzioni, catapultandoci in un territorio sconfinato dove il potenziale dell’esplorazione si libera da ogni tipo di contrazione e il fremito della scoperta si fa via via sempre più incalzante. L’intento principale di questo capitolo espositivo è indagare quel mistero che, ab illo tempore, avvolge la nostra percezione della realtà, oscurando l’idea che possano esistere mondi o dimensioni parallele, ma che, tuttavia, persistono e si manifestano oltre la nostra repentina capacità di comprensione. Per di più, questo concetto si intreccia con la visione di Maurice Merleau- Ponty, che, nella sua riflessione sulla percezione, ci ricorda che la nostra conoscenza del mondo è sempre parziale e mediata dal corpo. Per Merleau-Ponty, la presa di coscienza è un processo corporeo e in continua evoluzione, poiché ciò che esploriamo è sovente limitato dalla nostra capacità sensoriale. Anche nel contesto di Unexplored Realms, la ricognizione è inevitabilmente vincolata dai confini del nostro corpo e dei nostri sensi, lasciando comunque spazio a un “reame invisibile” che non possiamo mai veramente conoscere o dominare. In questo modo, la mostra ci invita a confrontarci con l’impossibilità di comprendere appieno ciò che sfugge alla nostra percezione, pur sottolineando il desiderio di volerci avvicinare sempre di più a quell’ignoto. Parallelamente, il concetto di “essere” di Martin Heidegger, come descritto in Essere e Tempo, riflette un aspetto dell’“ignoto” che ci circonda e ci definisce. Heidegger ci invita a vedere l’essere non come un concetto immoto, ma come un mistero inintelligibile. In questo senso, Unexplored Realms può essere interpretata come un richiamo a questo “essere” sfuggente, che ci spinge a riflettere costantemente su di esso.


E così, secondo tali precetti, la mostra in questione mette in dialogo due voci artistiche distinte ma complementari: quella di Andrea Luzi e di Anna Bochkova. Entrambi esplorano mondi invisibili e misteriosi, territori ancora sconosciuti alla percezione umana, ma ugualmente carichi di significato, all’interno di un processo laborioso che plasma il delicatissimo flusso di coscienza. Mentre Luzi si addentra nelle conturbanti dimensioni capillari, tanto concettuali quanto visive, della luce e dello spazio, Bochkova, con il suo approccio più emotivo e sensoriale, evoca atmosfere oniriche che trascendono la realtà tangibile. In questo contesto, ogni opera, un portale verso un mondo oltre il visibile, offre una riflessione profonda sull’inavvertibile e sull’ignoto, facendo emergere le potenzialità di questi regni vergini, non ancora solcati. Andrea Luzi, attraverso la sua ricerca sulla luce e sullo spazio, esplora l’interazione tra realtà fisica e percezione sensoriale. Le sue opere astrali, caratterizzate da una riflessività meditativa, inducono lo spettatore a confrontarsi con il potere trasformativo della luce e delle sue innumerevoli sfumature, creando atmosfere che attenuano la linea di demarcazione tra il concreto e l’astratto. La sua arte suggerisce l’idea di un mondo che non si lascia mai completamente afferrare, dove la percezione è sempre in divenire e in continua evoluzione.


Nello specifico, la sua ricerca esplora l’interconnessione tra i quattro elementi primordiali — terra, aria, acqua e fuoco — e l’etere, creando un legame simbolico che unisce il materiale e l’immateriale, il fisico e il trascendentale. Ogni elemento, da sempre considerato un principio fondamentale della natura e del cosmo, è presentato come parte di un tutto dinamico in continuo cambiamento. L’etere, in questo contesto, funge da spazio invisibile che connette gli elementi, agendo come condotto di energia e simbolo del sublime, mantenendo coesi i vari principi. La rappresentazione degli elementi non è statica, ma si manifesta in una danza continua dove i confini tra di essi si dissolvono. Lo spettatore è invitato a esplorare un universo simbolico in cui ogni elemento, con il suo potere distruttivo e trasformativo, lascia tracce sugli altri, generando una tensione tra armonia e caos, creazione e dissoluzione. Focalizzandosi in particolare sulla liricità dei quattro elementi, il cuore di questa nuova serie di lavori spazia dai simboli delle antiche civiltà, come quelle azteca ed egizia, all’iconografia contemporanea delle subculture degli anni ‘90, passando per i graffiti e la musica hardcore punk/elettronica. Da questa fusione nasce una composizione esotica, un tributo all’immersione naturale e un intreccio tra realtà e rappresentazione onirica. Anna Bochkova, invece, con il suo linguaggio immaginifico e la sua poetica viscerale, ci trasporta in un universo di emozioni intime e profonde. Le sue opere, ricche di simbolismo, esplorano il confine tra la realtà interiore e quella esteriore, tra il sogno e la veglia. Il suo approccio figurativo, talvolta surreale, spinge lo spettatore ad interrogarsi sulle forze invisibili che plasmano la nostra esistenza, invitandoci a esplorare dimensioni sconosciute della mente e dell’anima.


L’artista esplora temi legati all’utopia, al futuro, alla cura e alla società, osservati attraverso la lente di narrazioni personali, spesso intrecciate con vicende di diaspora. Le sue opere, che comprendono scultura, disegno e installazioni, invitano alla riflessione critica e aprono al dialogo, stimolando l’immaginazione di realtà alternative. Utilizzando materiali come carta pesta, ceramica, tessuti, metallo e carta, crea spazi concettuali in cui esseri umani e non umani interagiscono, prendendosi cura l’uno dell’altro, all’interno di mondi fittizi e, in egual misura, avveniristici. La sua pratica si alimenta di ricerche teoriche, spesso ispirate dai filosofi e dalle personalità di spicco dell’Europa dell’Est e dell’ex Unione Sovietica, esplorando temi legati al futuro, all’uguaglianza assoluta e a forme alternative di comunicazione. Rivisitando questi concetti in un contesto contemporaneo, l’artista, attraverso la prospettiva di una mitologia personale intimista, crea spazi contemplativi che ampliano l’immaginazione collettiva riguardo a possibili mondi futuri, auspicabilmente migliori.


Pertanto, il dialogo tra Andrea Luzi e Anna Bochkova dà vita a un agglomerato di elementi che, tacitamente, si intrecciano tra mondi che si sfiorano senza sovrapporsi, tra realtà tangibili e visioni irreali, luce e ombra, caos e ordine, resilienza e soavità, al di là della loro apparenza. Unexplored Realms è un viaggio nell’ignoto, un’esplorazione del potenziale nascosto dietro ogni superficie, spazio ed emozione. È un invito a guardare oltre ciò che è familiare, ad abbracciare l’incertezza e a scoprire nuovi regni, sia nel cuore di noi che oltre. Unexplored Realms

Anna Bochkova e Andrea Luzi

Testo a cura di Domenico de Chirico

Dal 22 marzo al 30 aprile, 2025

Opening venerdì, 21 marzo, 2025, 17 – 21

10 & zero uno, Castello 1830, via Garibaldi, Venezia





 
 
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