Galleria Alberta Pane
Folding Roads si snoda negli spazi della galleria lagunare mettendo in dialogo quattro corpi di opere principali: sculture, lavori su carta, fotografie e video realizzati nel corso dell’ultimo decennio. Attraverso diversi media, l’esposizione invita a esplorare la pratica di Luciana Lamothe, ponendo in particolare l’accento sulla costante relazione tensiva, empatica, sensibile e fisica tra
corpo e materia che da molti anni caratterizza il suo lavoro.
Folding Roads, Luciana Lamothe
16 Aprile - 27 Luglio 2024
Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery
15 Maggio - 13 Agosto 2023
La mostra presenta due installazioni site specific di Emilio Fantin e Marzio Zorio. Suoni, luci, voci, disegni e alcuni oggetti molto essenziali, ridisegnano gli spazi della galleria in modo affascinante e radicale. Attraverso il flusso narrativo di una performance realizzata da cinque persone, quasi sognatori ad occhi aperti, è possibile attingere ad alcune aree di percezione normalmente non rilevabili. D'altra parte, il dialogo tra risonanze sonore e riverberi luminosi, permette potenzialmente di comprendere tutte le lingue. Gli artisti esplorano territori sottili e impercettibili, disegnando una sorta di paesaggio dell'intimità nello spazio della relazione (Fantin), o concentrandosi sul senso di spaesamento e distanza, che diventano modi per trovare una condizione di equilibrio (Zorio). Uno spazio inatteso di libertà è qui svelato, proprio in quella condizione silenziosa, spesso irraggiungibile, che appartiene alla coscienza individuale e collettiva. (C.S.)
CATERINA TOGNON
Ancora una volta, dopo più di cinquant'anni di brillante carriera artistica, il lavoro di Richard Meitner prende nuove forme, intriganti e misteriose. I lavori che presentiamo a Venezia, in occasione della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, sono un suo album di schizzi - da cui il titolo della mostra “Schizzi selvaggi” - realizzato non a matita su carta...ma partendo da una materia - il vetro - complessa e davvero difficile da modellare.
Ricordiamo che l'artista scelse, fin dagli anni ’80, il vetro come medium prediletto per le sue ricerche, ma fu spesso impegnato a negarlo o combinarlo con altri materiali.
Richard Meitner
SCHIZZI SELVAGGI
24 Febbario - 29 Giugno 2024
La Galleria Dorothea Van der Koelen
VISIONS OF BEAUTY
19 Aprile- 24 Novembre 2024
La mia galleria di Magonza festeggia quest'anno il suo 45° compleanno - La Galleria Venezia esiste da 23 anni - e ho pensato a lungo a quale potesse essere il tema della mostra di quest'anno. Quando mi sono resa conto degli orrori che stanno accadendo nel nostro mondo in questo momento - le guerre, la fame, i cambiamenti climatici, la crisi energetica, la perdita della dignità umana e della compassione - ho pensato: dobbiamo creare un contro-modello con l'arte. Dobbiamo usare l'arte per offrire un forum, per creare un livello in cui possiamo essere felici nonostante tutte queste avversità. E cosa può offrirci questo forum? La bellezza. Il concetto di bellezza è unanimemente associato a qualcosa di buono e positivo. Per questo ho intitolato la mostra “Visioni di bellezza”. Perché voglio portare le persone in un mondo che non sia caratterizzato da questi orrori, che non abbia nulla di distruttivo, ma che le porti in un mondo pieno di bellezza, di pace, di libertà di pensiero.
IKONA GALLERY
Živa Kraus – Pièces Uniques. Franco Fontana – Presenze veneziane
11 Aprile - 22 Giugno 2024
La mostra Pièces Uniques si presenta allo spettatore come una selezione di una trentina di opere su carta dal 1972 al 2010, in cui ricorre il Leit Motiv di città, di una città unica in cui l’artista ha scelto di vivere, a cui non cessa di destinare il lascito culturale di una vita: Venezia. L’espressione francese Pièces Uniques/Pezzi Unici interviene quale invito a una condizione dello sguardo come raccoglimento all’interno di un tempio e quindi in termini cultuali e non di veloce fruizione.
Metamorfosi. Percorsi oltre la forma
11 Marzo - 16 Settembre 2023
Marignana Arte
Marignana Arte ospiterà la bipersonale di Maurizio Pellegrin e Verónica Vázquez dal titolo In ordinem redigere (l’arte di ricomporre memorie), una mostra dedicata al dialogo delle opere di due artisti di fama internazionale che da anni collaborano con la galleria. Profondamente diversi per biografia e per scelte estetiche ed espressive, Pellegrin e Vázquez hanno in comune un'attenzione a mantenere o evidenziare la relazione con il passato, con la storia dei materiali, dei manufatti e degli oggetti dai quali attingono per realizzare le loro opere.
La Mostra riconnette idealmente il pubblico ad un evento accaduto nel 1947 sull’omonima isola nei pressi di New York che vide riuniti tra i più celebri e visionari fisici teorici dell'epoca - nomi del calibro di Richard Feynman, John Archibald Wheeler, Edward Teller, David Bohm, John von Neumann, Hans Bethe, J. Robert Oppenheimer e Freeman Dyson - per discutere i problemi fondamentali della meccanica quantistica agli albori dell'invenzione della bomba atomica. Il Summit, ricordato dalla storia come il leggendario vertice di Shelter Island per l’appunto, fu il primo dopo la risoluzione della seconda guerra mondiale e diede il via a quell’atteggiamento di condivisione della conoscenza scientifica su cui poggiano ancora i delicati equilibri globali odierni.
22 Maggio - 24 Ottobre 2024
Shelter Island
MARINA BASTIANELLO GALLERY
Galleria Michela Rizzo
Brian Eno
Gibigiane
19 Aprile - 10 Luglio 2024
Galleria Michela Rizzo è lieta di presentare la terza mostra personale dell’artista britannico Brian Eno, recentemente insignito del prestigioso Leone d'Oro alla Biennale Musica. Brian Eno è uno dei più influenti pensatori, artisti e compositori del nostro tempo, una personalità straordinaria che sfida gli schemi predefiniti attraversando ambiti diversi e rendendo fluidi i confini delle categorie artistiche. Considerato il padre della Generative Art, fin dalla sua infanzia Eno è stato affascinato dai processi creativi, ponendo maggiore attenzione alle fasi di gestazione piuttosto che al prodotto finale, un interesse che ha plasmato l'intera sua ricerca.
Sarah Sze
16 Aprile - 16 Giugno 2024
In una nuova installazione di immagini in movimento, intitolata Sleepers, 2024, Sze trasforma la galleria con una serie di proiezioni in continua evoluzione sospese in tutto lo spazio che si fondono come memento mori e memento vivere - un promemoria che ricorda che la vita è transitoria, ma anche che la vita deve essere vissuta. Espandendo queste nozioni, l'ultima serie di dipinti di Sze è esposta in un ambiente che porta la specifica mise-en-scène del suo studio di New York in un vicino appartamento veneziano, evocando la sensazione che l'artista abbia appena lasciato il suo luogo di lavoro e offrendo un incontro intimo e senza precedenti con i processi che hanno portato alla creazione delle opere.
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